Autore: Ombroso

Genere: Thriller

Pagine: 174

- Quindi questi due schiaffi dati alla persona sbagliata dove mi porteranno? -

- Ho avuto modo di leggere la sua scheda personale Commissario, mi aspettavo questo suo atteggiamento un po’ fuori dagli schemi. 

Lei, se posso permettermi anch’io una battuta, è molto più toscano di me, o molto più del sottoscritto ha saputo assorbire la parte caratteriale che distingue noi toscani, pur non essendo di queste parti. -

- No, infatti, ma se ha letto la mia scheda sa esattamente dove nasco, dove studio e dove muovo i miei primi passi. Io invece ancora non ho capito dove mi manderete a riflettere sui miei errori. -

Autore: Ombroso

Genere: Thriller

Pagine: 214

Mentre lo dice tira fuori un coltello Butterfly. 

Fa il solito giochino, con un colpo del polso lo apre, lo ruota, lo richiude, lo ruota e come per magia eccolo con la lama che luccica. 

Forse le persone si incantano a guardare il giochino e per loro è finita. Mentre fa il suo spettacolino, cammina intorno al cofano della sua auto per venirmi incontro, io mi infilo dalla portiera ancora aperta del passeggero e mi sposto velocemente al posto di guida. 

Lo avevo immaginato. Le chiavi le ha lasciate nel cruscotto, troppo sicuro di sé. Metto in moto, inserisco la retromarcia, le ruote stridono e la faccia del tizio vira sull’espressione: “sono un povero coglione”, perché non ha capito ancora quanta sete ho.

Autore:

Ombroso

Pagine: 188

Non credete mai a chi usa Dio come scusa; non credete a chi vi chiede di odiare qualcuno che non conoscete neppure; non credete a nessuno se vi chiedono di partire mentre loro restano!.

Autore:

Ombroso

Pagine: 286

Il mare rumoreggia, non vuole essere solo uno sfondo, porta ricordi, mentre passeggio aspettando il mio appuntamento, mi viene in mente quando qui nello stesso posto chiedevo a mio padre del mare.

Mi stupiva vederlo sempre lì, dentro di me avevo paura delle onde in inverno, mi chiedevo cosa le frenasse dal venire a prendersi la città, le case, le strade con le loro automobili.

Il Mare è una non città, è il polo opposto, l’amore e l’odio, focalizza l’attenzione di tutti quelli che arrivano da fuori, attira il loro sguardo tanto da scorgere subito chi è di mare e chi non lo è. Chi ci nasce lo sente dentro, non ha bisogno di guardarlo, lo osserva, lo interroga, a volte mi chiedo come fanno le città senza mare, come fanno i loro abitanti, dove vanno a disperdere i loro pensieri pesanti, come fanno quelli che non hanno il mare a cui consegnarli.

Autore:

Ombroso

Pagine: 105

Io lo so, 

io so che dentro di noi c’è molto che non viene espresso, 

io so che conosciute una per una le persone hanno sempre qualcosa da raccontare, 

io so che la paura di vivere ci viene da fuori, che quando ci limitiamo lo facciamo contro il nostro volere, 

so che le cose che fanno più male sono le cose non fatte che quelle fatte, 

so che una vita va vissuta e non rimpianta, 

so che un giorno ci volteremo e conosceremo cose di noi che non pensavamo fossero così importanti per altri, 

io so che non sarò mai solo, che tutto quello che posso provare anche nel più intimo lo condivido con migliaia di altri esseri umani e che se ho la capacità di esternarlo qualcuno farà il percorso insieme a me.

Io questo lo so.